26 marzo 2018 — Comunicato stampa

Ghiaccio artico e obiettivi climatici svizzeri ad un minimo storico

Gli scienziati del “National Snow and Ice Data Center” rendono noto che nell’Artico non si è mai registrato un inverno così caldo e con così poca neve come quello del 2018. Allo stesso tempo si stanno riducendo gli obiettivi climatici della Svizzera: il Consiglio Federale vuole praticamente dimezzare il ritmo per frenare i cambiamenti climatici.

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Schmelzende Eisberge

Nella regione artica è ancora pieno inverno, ma già adesso è stato stabilito un record negativo: dall’inizio delle rilevazioni fino ad ora non è mai caduta così poca neve come in questa stagione invernale ed il ghiaccio ha iniziato a sciogliersi ad una velocità preoccupante: i periodi di disgelo registrati sono quadruplicati. Normalmente nell’Artico le temperature massime in questa periodo variano tra 20 e 30 gradi sotto lo zero. Lo spessore del ghiaccio è ai minimi storici anche a gennaio e febbraio 2018. Anche marzo è tra i mesi più “poveri” di ghiaccio e sta già iniziando il disgelo. La conferma è arrivata dagli Stati Uniti dal “National Snow and Ice Data Center”.

La riduzione del ghiaccio non è solo un segno del cambiamento climatico che si sta attuando, ma comporta delle problematiche concrete. Gli orsi polari hanno bisogno del Pack per la ricerca di cibo, perché sulla terraferma non riescono a trovarne a sufficienza. Se la superficie del ghiaccio si riduce di conseguenza diminuiscono anche le probabilità di sopravvivenza degli orsi polari. Laddove si trova dell’acqua al posto del ghiaccio, l’energia solare viene assorbita maggiormente, aumentando così ulteriormente la temperatura. Se già adesso il ghiaccio è così ridotto, durante l’anno la situazione peggiorerà ulteriormente.

Legge sulla CO2: il Consiglio Federale vuole dimezzare gli obiettivi

Questo avrà conseguenze imprevedibili quanto nefaste. Tuttavia il Consiglio Federale è di fatto intento a dimezzare gli obiettivi climatici della Svizzera: invece dei 2 punti percentuali annui attuali, dal 2020 le emissioni elvetiche di CO2 dovranno scendere ad un solo punto percentuale all’anno. Questo si evince dal progetto di decisione del Consiglio Federale. “La Svizzera deve raddoppiare le sue ambizioni nella protezione climatica invece di dimezzarle se gli stanno a cuore le persone e la biodiversità» afferma Patrick Hofstetter, responsabile Clima ed Energia presso il WWF Svizzera. A partire dall’autunno il Parlamento potrà adeguare la legge sulla CO2 e ratificare gli obblighi della Svizzera sull’Accordo sul clima di Parigi.

Contatto

Susanna Petrone, Responsabile della comunicazione, susanna.petrone@wwf.ch, 076 552 18 70