WWF: petroliera affondata, siamo sconvolti
È una corsa contro il tempo per rimuovere il petrolio e limitare il disastro ambientale.
“Sotto i nostri occhi si sta svolgendo un disastro ambientale: la petroliera Sanchi, infatti, sta perdendo il suo carico di petrolio, tossico per i mammiferi marini, i pesci, le tartarughe e gli uccelli marini. Il WWF chiede una mobilitazione urgente di tutti i mezzi di contenimento disponibili per rimuovere il petrolio riversato in mare e ridurre la minaccia che rappresenta per la vita marina”. Lo ha dichiarato Ghislaine Llewellyn, vicedirettore della Ocean Practice del WWF, che dopo aver rivolto il cordoglio e la vicinanza del WWF alle famiglie di quanti hanno perso la vita in questo drammatico scontro spiega: “Il Mar Giallo è uno degli ambienti marini più ricchi e produttivi del pianeta ed è caratterizzato da un fondale relativamente poco profondo e quindi molto vulnerabile allo sversamento prodotto da questo disastro”.
“Purtroppo - continua - quella in cui la petroliera è affondata, al confine tra il Mar Giallo e del Mar Cinese Orientale è una zona estremamente complessa, caratterizzata da forti correnti e non c'è modo di prevedere dove potrebbe dirigersi la enorme chiazza tossica formata dal petrolio riversato in mare”.
“È una corsa contro il tempo per contenere la chiazza tossica e impedire che contamini pesci, molluschi e uccida la vita marina - ha concluso Llewellyn -. Quello che è accaduto non può che ricordarci, ancora una volta, quali e quanto pericolosi siano i rischi intrinseci legati ai combustibili fossili, al loro trasporto e al loro uso”.