Ripulire le foreste incrementa la biodiversità nelle Alpi
Nelle Alpi, il WWF si impegna a favore delle foreste viventi. In collaborazione con gli agricoltori e i guardaboschi locali, ripulisce le foreste e crea dei passaggi tra gli habitat naturali.
Specie minacciate nella regione alpina
Il 39 % delle specie vegetali europee cresce sulle Alpi.
Orchidee nel Gruppo del Churfisten, galli cedroni in Engadina, piante rare nel Canton Ticino: la regione alpina con i suoi pendii, le sue foreste e le sue torbiere, è una tra le più importanti per la biodiversità a livello mondiale. Il WWF, in collaborazione con i ricercatori, ha identificato le 24 regioni prioritarie nelle Alpi. Insieme ai partner locali, si impegna a salvaguardare la biodiversità in queste aree.
A tal fine, il WWF sostiene i progetti per la cura e il rimboschimento delle foreste. Collabora con gli agricoltori e i guardaboschi, ancorando così i progetti nelle realtà locali. Il WWF è attivo con i suoi progetti per le foreste nel distretto di Sarganserland, nel Sottoceneri e nella Bassa Engadina.
Le specie amanti del sole nel Gruppo del Churfirsten
Il favonio e i ripidi pendii soleggiati del versante meridionale del Churfirsten, offrono le condizioni ideali alle piante e agli animali amanti del calore, i quali non troverebbero altrimenti habitat adatti a nord delle Alpi. L’area in questione è in forte pendenza, pertanto non viene utilizzata per la coltivazione tradizionale. Di conseguenza, il prezioso mosaico di prati e foreste scompare poco a poco, e con esso anche le piante e gli animali bisognosi di calore.
Il WWF, in collaborazione con i servizi forestali locali, si è impegnato a ripulire i prati ricoperti di vegetazione. Grazie a questa azione, orchidee, farfalle e ortotteri ritrovano delle condizioni di vita migliori.
Un biotopo per il Sottoceneri
Nel Sottoceneri i pendii sono ricoperti da foresta. La valle, al contrario, è caratterizzata da insediamenti e agricoltura intensiva, con una carenza di punti di passaggio fondamentali per le specie forestali. Dei cosiddetti biotopi di transizione, sono quindi necessari per collegare i boschi con le superfici coltivate.
Nel 2016, il WWF, in collaborazione con l’Azienda agraria cantonale di Mezzana, ha piantato 700 metri di siepi. Quest’ultime fungono non solo da corridoio faunistico e biotopo di transizione, ma vengono utilizzate anche a fini didattici per il centro di formazione professionale locale.
Un rifugio sicuro per gli urogalli impauriti
Gli urogalli, o galli cedroni, sono sensibili ai rumori e agli elementi di disturbo nel loro ambiente, pertanto hanno bisogno di luoghi tranquilli. L’Engadina è abitata da un’importante popolazione di urogalli.
Il WWF, in collaborazione con i servizi forestali locali e i volontari, si è attivato per lo sfoltimento e la miglioria delle strutture forestali della Bassa Engadina. Grazie a questo intervento, due popolazioni finora separate si possono riunire. Al fine di custodire questo tesoro faunistico, il WWF ha informato anche la popolazione locale e i visitatori.
Cosa puoi fare tu
Le Alpi sono tasselli fondamentali nel mosaico dell’ecosistema svizzero. Il WWF ha bisogno del tuo aiuto per poter continuare a impegnarsi a favore della biodiversità sia con progetti sul territorio che a livello politico. Sostienici con una donazione per le Alpi. Iscriviti al WWF e lancia un segnale. Oppure sostieni gli agricoltori delle zone montane partecipando a un’azione di volontariato.