Merluzzo dell’Alaska
Seconda scelta
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Pacifico settentrionale FAO 61: Mare di Okhotsk, 67: USAReti da traino, sciabica danesi
Da evitare
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Pacifico settentrionale FAO 61: Mare di Bering occidentale, GiapponeReti da traino pelagiche a divergenti, reti da traino demersali a divergenti
Biologia
I merluzzi dell'Alaska appartengono all'ordine dei Gadiformi e nel Pacifico settentrionale formano grandi popolazioni che vivono in prossimità dei fondali. Grazie alla rapida crescita, alla precoce maturazione sessuale e all'elevata prolificità risentono relativamente poco della pressione della pesca. Raggiungono una lunghezza di 90 cm e sono un componente importante dell'ecosistema. Rappresentano un'importante fonte di cibo per foche e leoni marini. Durante la riproduzione si riuniscono in banchi, diventando così facili prede della pesca. Si cibano di krill, gamberi e pesci.
WWF-criteri pesci e frutti di mare
Guarda il seguente video «WWF-criteri pesci e frutti di mare» (in tedesco, sottotitolo in francese) per conoscere più da vicino i criteri in base ai quali il WWF valuta le diverse fonti da cui provengono pesci e frutti di mare.
Cosa bisogna considerare quando si acquista del pesce?
- Acquista meno prodotti ittici e goditi i frutti di mare come una vera prelibatezza. La loro domanda è semplicemente troppo elevata, e ai livelli attuali risulta insostenibile.
- Privilegia i prodotti ittici classificati in verde dalla Guida Pesce ed evita quelli rossi.
- Presta attenzione ai marchi ambientali affidabili, che garantiscono la tracciabilità del prodotto. Per i pesci d'allevamento, sono i sigilli Bio e ASC (Aquaculture Stewardship Council); per il pesce selvatico, attualmente l’orientamento più completo è fornito dal marchio MSC.
A cos'altro bisogna prestare attenzione?
- Se acquisti gamberi tropicali, pangasio o tilapia: compra solo prodotti certificati!
- Scegli pesci catturati o allevati con metodi ecologici, ad es. con l'acquacoltura biologica o metodi di pesca selettivi quali lenze a mano e da pesca.
- Per quanto riguarda i pesci d'allevamento, opta per quelli non predatori come le carpe, oppure specie la cui dieta richiede poco pesce o lo esclude del tutto, come siluro, pangasio o tilapia. Evita i predatori d'allevamento, come l'orata o la spigola che, per via della loro dieta, aumentano la pressione sugli stock selvatici. Anche i prodotti marini di origine vegetale come le alghe riducono l'impronta ecologica rispetto al consumo di pesce.
- Prediligi pesci più piccoli come le aringhe o le acciughe rispetto ai grandi pesci predatori, come il pesce spada o gli squali. I pesci come il tonno, il merluzzo, il salmone e il pesce spada, sono molto richiesti e perciò più soggetti alla pesca eccessiva. Le femmine grandi e più mature sono le più produttive e quindi estremamente importanti per garantire la sostenibilità della popolazione della specie grazie alla prole. Inoltre, i pesci predatori più grandi e più vecchi sono spesso contaminati da metalli pesanti nocivi, e pertanto non raccomandati per il consumo.
Qui trovi altri suggerimenti.
In cosa consiste il sistema a semaforo?
La valutazione del sistema a semaforo segue un metodo scientifico sviluppato da organizzazioni ambientaliste e scienziati nel settore della pesca. Ove possibile, acquista solo pesce della categoria «Da preferire» (verde).
Questa indicazione significa che gli stock ittici sono stabili e non sovrasfruttati, e/o che i pesci sono catturati o allevati con metodi sostenibili.
Se i prodotti ittici della categoria «Da preferire» (verde) non sono disponibili, talvolta a rappresentare un'alternativa possono essere i prodotti ittici classificati in giallo. I prodotti ittici rossi andrebbero sempre evitati, poiché queste specie sono sovrasfruttate o vengono catturate e allevate con metodi dannosi per l'ambiente marino.
Attenzione: una specie ittica può avere contemporaneamente tutte e tre le categorie (verde/giallo/rosso); questo perché può vivere in diverse parti del mondo e/o perché diversi metodi di pesca e allevamento generano impatti ambientali differenti.
Come si determinano le valutazioni?
Le raccomandazioni per i prodotti ittici contenute nella Guida Pesce del WWF si basano su metodi di valutazione scientifica, che controllano ed esaminano lo stato degli stock, l'impatto ambientale del metodo di pesca e l'efficacia della gestione delle attività di questo settore. Per l'acquacoltura si vagliano anche l'utilizzo di acqua, energia, mangimi nonché gli aspetti sociali. Tuttavia, i nostri metodi non analizzano né garantiscono una catena di approvvigionamento tracciabile o legale.
I metodi per la pesca marina e d'acqua dolce e l’acquacoltura continuano regolarmente a svilupparsi, definendo lo standard del WWF in termini di sostenibilità ecologica dei frutti di mare. Scopri di più qui.
Come si trova la valutazione che ci serve?
Per il pesce fresco, i prodotti in scatola e congelati la legge impone di indicare le seguenti informazioni: denominazione commerciale, nome scientifico, zona di pesca e attrezzatura da pesca. Tramite queste precisazioni, la nostra Guida Pesce e frutti di mare fornisce la giusta valutazione.
Acquistare prodotti ittici locali non è la scelta migliore?
Di per sé, locale non è sinonimo di sostenibile. Anche le specie ittiche autoctone possono essere sovrasfruttate, oppure allevate o catturate con metodi distruttivi. È meglio informarsi in anticipo sui metodi di pesca e allevamento, nonché sugli stock ittici presso i commercianti locali. Lo stesso vale per il pesce: è meglio controllare la Guida Pesce e acquistare solo ciò che è valutato in verde.
Consulta le Guide Pesce e frutti di mare locali anche quando ti trovi all'estero o in vacanza.
A cosa servono i marchi ecologici?
Il WWF sostiene sistemi di certificazione forti e indipendenti che riconoscono e supportano la produzione responsabile di prodotti ittici. Per le imprese della pesca e le aziende agricole, la certificazione rappresenta un rilevante incentivo a lavorare orientandosi verso la sostenibilità. Inoltre, offre trasparenza e tracciabilità, un comprovato ed efficace strumento per impedire l'ingresso nella catena di approvvigionamento di pesce e frutti di mare pescati illegalmente. E, naturalmente, il marchio ecologico fornisce ai consumatori un orientamento semplice nella migliore scelta dei prodotti ittici.
Ad oggi esistono numerosi marchi ecologici, e non tutti sono credibili o efficaci nel promuovere delle migliorie.
In generale, il WWF considera i seguenti sistemi di certificazione come una garanzia di prodotti ittici legali, tracciabili e responsabili:
Tuttavia, ci sono aziende del settore ittico e di acquacoltura certificate che non soddisfano le aspettative del WWF in materia di pesca sostenibile. In particolare, riscontriamo evidenti carenze nello schema MSC, come dimostra il crescente numero di reclami presentati dal WWF in merito a singole certificazioni MSC. Ci impegniamo costantemente per migliorare la qualità dei sistemi di certificazione dei prodotti ittici, al fine di conservarne la credibilità.
Cosa significa FAO?
La FAO è l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (in inglese: Food and Agriculture Organization of the United Nations), che divide gli oceani del mondo in 19 aree di pesca, ciascuna con un nome e una numerazione specifica. Tuttavia, una stessa specie ittica all'interno della stessa zona di pesca può avere stock diversi con stati di salute diversi, oppure venire pescata con metodi differenti all'interno della medesima area. Pertanto, per valutare le attività legate alla pesca o gli specifici stock ittici è necessario considerare le cosiddette sottozone di pesca.