Cinque domande sul TFA nelle acque sotterranee
Le ultime misurazioni effettuate dall'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) mostrano che il prodotto di degradazione dell'acido trifluoroacetico (TFA) è presente nelle acque sotterranee svizzere in tutto il Paese, soprattutto nelle aree ad agricoltura intensiva. Cos'è il TFA e quali sono le sue conseguenze?
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Fiumi e laghi1. Che cos'è il TFA?
In termini chimici, l'acido trifluoroacetico è una delle sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate (PFAS) particolarmente dannose, note come “sostanze chimiche eterne”. Si tratta di una molecola estremamente piccola e altamente solubile in acqua. Di conseguenza, può penetrare rapidamente e in grandi quantità nelle acque sotterranee e di superficie. Inoltre, il TFA non viene scomposto dai processi naturali. Una volta che l'acido trifluoroacetico entra nel ciclo dell'acqua, difficilmente può essere rimosso.
2. Come arriva il TFA nelle acque sotterranee?
Le principali fonti di TFA sono i pesticidi chimici di sintesi utilizzati in agricoltura. Questi composti penetrano nelle acque sotterranee attraverso la pioggia e l'irrigazione. Secondo l'Ufficio federale dell'ambiente, l'acido trifluoroacetico inquina l'acqua potabile dell'Altopiano, caratterizzato da un’agricoltura intensiva, molto più che nelle regioni alpine. Le ultime misurazioni dell'Ufficio federale dell'ambiente sono disponibili qui.
Oltre ai pesticidi, esistono altre fonti di contaminazione. L'uso di gas refrigeranti e propellenti che formano TFA è aumentato notevolmente negli ultimi anni. Il TFA entra nelle acque sotterranee anche da fonti industriali e può inquinarle notevolmente in alcuni punti.
3. È possibile eliminare il TFA dal ciclo dell'acqua?
Il TFA è molto persistente, cioè quasi indistruttibile. Non può essere scomposto dai processi naturali né rimosso dall'acqua con le tecnologie attualmente disponibili. Una volta entrato nel ciclo dell'acqua, vi rimane e si accumula, comportando rischi per la salute. È quindi fondamentale impedirne l'immediata immissione nell'ambiente.
4. Quali rischi per la salute possono derivare dal TFA?
È noto da tempo che il TFA mette in pericolo la vita acquatica. A partire da uno studio del 2021, l'acido trifluoroacetico è considerato anche “dannoso per la riproduzione”, in quanto è stato dimostrato che embrioni e feti subiscono danni. I rischi per la salute a lungo termine non sono ancora stati studiati a fondo, il che rende ancora più importante un divieto preventivo.
5. Esistono soluzioni?
La soluzione più efficace consiste nell'impedire completamente l'ingresso del TFA nell'ambiente. Ciò può essere ottenuto, ad esempio, vietando i pesticidi che formano TFA. Il principio di precauzione dovrebbe essere applicato in modo coerente: le sostanze chimiche che sono anche solo sospettate di comportare rischi per la salute o l'ambiente non dovrebbero essere autorizzate. Inoltre, i produttori dovrebbero essere ritenuti responsabili delle possibili conseguenze per la salute.
Le autorità devono agire in modo preventivo per proteggere la salute umana e l'ambiente, evitando interventi tardivi quando il danno è già irreparabile.
La valutazione del rischio dei pesticidi di sintesi chimica deve essere ampliata in modo massiccio. Questo è l'unico modo per riconoscere e prevenire tempestivamente i rischi a cui siamo esposti.
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